rEVolution Electric Drive Days e carta di Arese
Anche l’Italia avrà un suo piano di incentivi per la mobilità elettrica, dopo gli annunci del governo Tedesco di qualche tempo fa. All’incontro rEVolution Electric Drive Days, manifestazione dedicata al settore che si svolgerà presso la pisa Aci-Sara di Lainate-Arese il 27 e 28 maggio, sembra verrà annunciato un documento denominato “Carta di Arese” che detterà le linee guida per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia.
Ai tavoli di lavoro stanno partecipando i ministeri interessati, Sviluppo economico, Ambiente, Economia, Trasporti oltre che soggetti pubblici come GSE, RSE ma anche i distributori di energia elettrica come Enel, A2A, ACEA, Hera. All’incontro del 27 maggio dovrebbe essere presente Graziano Delrio, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Riduzione costo di acquisto – Il primo punto su cui il piano dovrebbe intervenire, è l’abbassamento del costo di acquisto delle auto. L’incentivo dovrebbe arrivare a 5.000 euro con sostegni sia da parte del Governo, che delle case automobilistiche. Il contributo sarà diverso a seconda del tipo di auto, ovvero, sarà più alto per le auto completamente elettriche e si ridurrà per le auto ibride e ibride plug-in. In aggiunta al contributo, sembra sia stata chiesta anche una riduzione dell’iva con un passaggio dal 22% al 10%.
Altre ipotesi di incentivo potrebbero essere le detrazioni fiscali. Si ipotizzano detrazioni sul modello di quelle applicate per l’efficienza energetica, per le famiglie, o il super ammortamento al 140% per l’acquisto di beni strumentali, previsto dalla Stabilità 2016, per le Aziende.
Oggi esistono già forme di sostegno economico indiretto, i veicoli a trazione elettrica, infatti, sono esenti dalla tassa automobilistica per i primi cinque anni a partire dalla prima immatricolazione mentre a partire dal 6° anno viene applicata una riduzione del 75% (alcune Regioni prevedono l’esenzione totale permanente). Inoltre in molti comuni non si pagano i parcheggi su strisce blu.
Aumento delle installazioni di ricarica – Altro punto su cui verrà posta l’attenzione, è lo sviluppo dei punti di ricarica. Al momento la situazione Italiana non è pessima. Esiste infatti un sostanziale sbilanciamento a favore delle colonnine di ricarica rispetto al parco circolante dei veicoli elettrici. Il vero problema della nostra Nazione, è che non esistono punti di ricarica denominati “fast-charge” nelle principali direttrici autostradali. Ce ne sono poche e soprattutto localizzate al Nord, mentre solo una è presente nel centro sud, Pomezia, ma è distante dall’autostrada. Diverso il discorso per Tesla che sta distribuendo le sue colonnine di ricarica rapida in punti strategici del territorio così da permettere un viaggio in solo elettrico in tutta Italia.
Riduzione costo delle ricariche – Oggi le offerte di ricarica a pagamento sono “standardizzate” ad un costo di 0,40 €/KWh, l’idea potrebbe essere quella di ridurre gli oneri generali di sistema che pesano sulla tariffa dedicata alla ricarica. Questo avrebbe un impatto positivo anche sulle offerte flat a canone mensile aumentando così, il risparmio gestionale di un auto elettrica.